La musica rappresenta il linguaggio primordiale dell'uomo, una delle più antiche e nobili forme di comunicazione e di relazione verticale con il Divino.
Dagli antichi sciamani di Messico, dalla Mongolia all'Africa, dall'Arabia alle tradizioni cabalistiche del Giudaismo e del Cristianesimo fino alle tradizioni spirituali del Tibet, i suoni vocali sono stati utilizzati come strumento terapeutico e di guarigione, per riequilibrare i centri energetici del corpo, i chakra, come anche attivare particolari frequenze del cervello.
La potenza della musica dal punto di vista terapeutico è tale che oggi essa è considerata al pari di tutte le forme di guarigione e di recupero della persona.
Studi scientifici hanno dimostrato che la musica è in grado di influenzare l’asse ipotalamo-ipofisario, il sistema nervoso autonomo e il sistema immunitario; sistemi, questi, che hanno, a loro volta, un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo e del bilancio energetico.
La musica e la terapia del suono è infatti in grado di stimolare la produzione di endorfine, gli ormoni del buonumore.

storia della musica a 432 Hz

L’accordatura a 432 Hz (la nota LA centrale del pianoforte, o A4) risale alla notte dei tempi. Greci, egizi e probabilmente altri popoli e culture erano soliti utilizzare questo tipo di accordatura in quanto, si pensava, era in grado di entrare in equilibrio armonico con l’individuo e l’ambiente circostante.
Si pensava, infatti, che questa frequenza fosse strettamente collegata alla vibrazione naturale del campo elettromagnetico del pianeta Terra e che quindi, l’ascolto e la produzione di musica accordata a 432 Hz avesse risultati benefici per il corpo e per lo spirito in quanto produceva armonia e benessere.
In base a questa accordatura, infatti, il DO che precede il La a 432 Hz, ha una frequenza di 256 Hz (precisamente 256,8687 Hz) e uno dei suoi armonici naturali è 8 Hz, ossia la frequenza della vibrazione del campo elettromagnetico posto tra la terra e la ionosfera.

la proporzione aurea

L’utilizzo della musica a 432 Hz nelle culture antiche era dovuto al fatto che esse conoscevano e utilizzavano assiduamente la cosiddetta “sezione aurea”, espressa con il rapporto tra due lunghezze diseguali, delle quali la maggiore e medio proporzionale tra la minore e la somma delle due.
Secondo questa proporzione, il numero aureo 1,6180 rappresenta il rapporto tra queste due misure.
Gli egizi, per esempio, utilizzavano la proporzione aurea nella costruzione delle piramidi, come venne poi dimostrato in tempi recenti; i Greci, come anche gli Indiani, nelle loro costruzioni architettoniche e nella scultura.
Nel Rinascimento la proporzione aurea venne dimostrata da Leonardo Pisano, conosciuto come il “Fibonacci”: la famigerata “sequenza di Fibonacci”, infatti, era rappresentata da una sequenza di numeri nella quale ogni numero è la somma dei due che lo precedono.
Leonardo Da Vinci, nel suo Codice della Conoscenza dell’Uomo Vitruviano, utilizzò la sequenza di Fibonacci basata sulla proporzione aurea.

“L’occhio assorbe… Il cervello produce forme…”

Paul Cézanne

onde celebrali

Il cervello è un organo elettrochimico di straordinaria complessità. Esso funziona sulla base di cinque tipologie di onde celebrali, tutte equamente importanti. Alcune di esse agoscono a bassa frequenza, altre ad una più elevata. Tutte coesistenti e tutte fondamentali, come fondamentali sono le note della scala musicale. Tutte, quindi, sono in grado di formare un accordo armonioso nel quale i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre sensazioni possono raggiungere un equilibrio perfetto.
Secondo i nourologi, se tutte le nostre cellule nervose si attivassero nello stesso momento, potremmo ottenere abbastanza energia per alimentare una lampadina.

onde Delta - da 1 a 3 Hz

Le onde delta hanno la maggiore ampiezza e sono legate al sonno profondo, senza sogni. Esse sonomolto comuni nei neonati e nei bambini più piccoli, quindi a mano a mano che si cresce e si invecchia, si tende a produrre meno onde delta, a causa della mancanza di sonno.

onde Theta - da 3,5 a 8 Hz

Sono collegate soprattutto alle nostre capacità di immaginazione, alla riflessione e al sonno. Esse di solito mostrano un’elevata attività quando sperimentiamo emozioni profonde.
Le onde Theta si manifestano quando, per esempio, alla fine di un'intensa attività fisica, ci si rilassa lasciando andare la propria immaginazione.

onde Alfa - da 8 a 13 Hz

Esse si presentano nel momento del rilassamento profondo che anticipa il sonno e che favorisce lo stato di maditazione.

onde Beta - da 12 a 33 Hz

Esse si formano in seguito o durante un'intensa attività neuronale, quando è richiesta maggiore attenzione, vigilanza e consapevolezza.

onde Gamma - da 25 a 100 Hz

Esse hanno frequenza estremamente veloce: hanno origine nel talamo e si spostano dalla parte posteriore del cervello in avanti e a una velocità incredibile.
Le onde Gamma sono legate a compiti con un’alta elaborazione cognitiva, oltre ad essere presenti nella fase REM del sonno.

differenti tipi di toni

toni isocronici

sono toni singoli che si attivano e disattivano ad intervalli regolari e uniformemente distanziati, tali da creare una sorta di impulso ritmico.
Essi vengono applicati per sincronizzare la frequenza delle onde celebrali con la musica alla quale i toni isocronici sono legati, allo scopo di indurre la persona a vari stati mentali.

battiti binaurali

i battiti binaurali hanno suono continuo e vengono generati quando due toni simili ma con frequenze leggermente diverse vengono inviati a ciascun orecchio. Il cervello dell'ascoltatore genera una frequenza specifica prodotta dalla sottrazione tra i due toni.
Questa frequenza specifica viene chiamata "battimento" in quanto simula proprio un battito ritmico regolare.

battiti monofonici

I battiti monofonici, anch'esi a suono continuo, sono toni differenti ma con frequenza simile che, mixati tra loro, vengono inviati a entrambe le orecchie o separatamente. il mix dei due toni produce anc'esso un battimento ritmico, anche se di natura completamente differente.

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